E’ sempre accaduto, a maggior ragione oggi che viviamo in un’epoca di crisi economica strisciante, che molte persone si trovino nella condizione di non riuscire a pagare i propri insoluti.
Questa situazione risulta essere maggiormente dannosa per il creditore, piuttosto che per la persona debitrice. Nei casi in cui il debito non risulti essere recuperabile tramite le vie ufficiali di mediazione, il creditore avrà a disposizione molte alternative per riuscire a risolvere il problema.
A chi rivolgersi per il recupero crediti?
Sono molte le società che si offrono di attivare l’iter procedurale per un recupero crediti; si propongono per questo lavoro anche molte agenzie private presenti o meno sulla rete. Tuttavia, visto la delicatezza dell’argomento, soprattutto in relazione all’ammontare della cifra del debito, è sempre meglio e consigliabile per tutti rivolgersi ad un avvocato o a uno studio legale, proprio per non correre rischi di alcun tipo.
Infatti, molte volte queste società o pseudo tali si offrono di risolvere questo determinato tipo di problema, promettendo risultati immediati a costi bassi, ma nella maggior parte dei casi esse si dimostrano poco affidabili e professionali, a differenza degli studi legali riconosciuti ufficialmente.
Come funziona il recupero crediti
In generale l’iter per il recupero crediti si divide in più passi: innanzitutto si inizierà mandando una lettera di notifica e diffida della situazione debitoria esistente, cercando una mediazione con la persona debitrice.
Se il primo tentativo non porterà ad un risultato concreto, si procederà con una lettera che conterrà un’intimazione ufficiale di pagamento del debito, entro un limite massimo specifico a livello temporale. Qualora anche questo tentativo non andrà a buon fine, l’avvocato della persona creditrice attiverà un procedimento giuridico che, qualora dimostrasse l’esistenza delle condizioni di mancato pagamento, porterà il giudice a pronunciare un decreto ingiuntivo ufficiale di pagamento, che comprenda nel suo calcolo anche gli interessi maturati sul debito pregresso.
I costi per il recupero dei crediti
Per quanto riguarda i costi economici , derivanti dal lavoro svolto dall’avvocato o dallo studio legale di riferimento e che il cliente andrà ad affrontare, bisogna specificare che ogni caso è soggettivo sia per quel che riguarda il credito in questione, che le condizioni per cui esso è maturato.
In generale i costi, che comprendono sia le operazioni di diffida che quelle giudiziarie, sono variabili. Essi infatti partono da un minimo di 500 fino ad un massimo di 1.000 euro per i debiti che vanno da 1.200 fino a 55.000 euro, mentre per i debiti che vanno da 55.000 a 550.000 euro il costo da sostenere varia da un minimo di 350 fino ad un massimo di 3.500 euro per il recupero crediti delle cifre più alte previste.